Cavalcando le onde del mare, sfidando mostri marini, la tuberosa ha pianto nella pioggia e si è asciugata al sole. Ha abbracciato un blocco di ambra grigia e ha danzato con assolute di alghe rosse. Ha difeso il diritto alle radici con tutte le sue forze, aggrappandosi ad un corallo.
I suoi petali, inzuppati di acqua salata, si sono impregnati di por- pora, ottenuta dalla secrezione di un mollusco, uno dei pochi coloranti antichi che non perde intensità con il tempo, ma che diventa più brillante con l’esposizione alla luce solare.
Un pigmento indelebile, come l’intensità di un Extrait de Parfum. Con Murice Imperiale ho cercato di dare un profumo al colore, chiamato rosso di Tiro, attraverso note di rabarbaro.
C’è una piantagione di tuberose nel mare. La sirena ne ha reso possibile la coltura, raccogliendo, dalla spumosa battigia del mare, il murice e il prezioso fiore in esso contenuto...
La tuberosa è un fiore bianco giunto da lontano, portato dalle onde dentro una conchiglia: la sua casa, lo scrigno in cui si è ada- giata, il suo fresco rifugio.
Non chiamatela marina.
È una tuberosa sottomarina, umida, minerale.
note di testa Foglie di banano - Zenzero - Rabarbaro
note di cuore Tuberosa, Corallo - Petricore
note di fondo Tuberosa (assoluta)- Alga Rossa (assoluta) - Muschio Marino (distillazione molecolare)- Ambra Grigia